
Nello schema è illustrato il sistema costruttivo delle cisterne per la raccolta delle acque piovane. La cisterna veniva realizzata in uno scavo di almeno tre metri di diametro per una profondità dai 5 ai 10 metri. Alla base si realizzava una piattaforma con “scardoni” in pietra lavica. I muri laterali, realizzati con pietre di lava leggere, e la base venivano resi impermeabili con il “battuto di lapillo”. L’acqua piovana dai lastrici solari convogliava nella cisterna attraverso canali in terracotta detti “curzi”. Per la realizzazione di una cisterna occorreva anche un anno di lavoro. Il recupero dell’acqua piovana era fondamentale per gli usi domestici e agricoli essendo più economico rispetto alla costruzione di pozzi.