L’evoluzione dell’edificio Somma-Vesuvio

Il Vesuvio con il Monte Somma alla fine dell’800

Il Gran Cono è separato dal Monte Somma dalla depressione dell’Atrio del Cavallo-Fossa della Vetrana, raggiunge un’altezza di 1330 metri sul livello del mare ed è quasi completamente riempito da colate di lava.

Il Vesuvio dopo l’eruzione pliniana del 79 d.C.

L’eruzione del 79 d.C. determina un nuovo collasso calderico, che forma un’ampia e profonda depressione, in seguito progressivamente riempita dai prodotti delle successive eruzioni effusive ed esplosive di bassa energia. La morfologia cambia significativamente e un’area molto vasta viene devastata dall’accumulo di prodotti dell’eruzione.

Il Vesuvio dopo la prima eruzione pliniana

L’eruzione pliniana delle Pomici di Base determina il parziale svuotamento della camera magmatica e il conseguente collasso della parte medio-alta dell’edificio, che genera un’ampia depressione
calderica. Il paesaggio viene completamente devastato dall’accumulo di spessi depositi di pomici e dallo scorrimento di flussi piroclastici.

Il Vesuvio 22.000 anni fa

Una sequenza di eruzioni effusive ed esplosive di bassa energia, prevalentemente dal condotto centrale del vulcano, forma un alto edificio con un cratere sommitale e coni di scorie lungo i suoi versanti. L’edificio raggiunge un’altezza di 1800 metri.