I fattori ambientali che controllano la formazione e l’evoluzione nel tempo delle coperture pedologiche sono molteplici. I suoli sono corpi naturali che mantellano rocce e sedimenti come un continuum nello spazio. Il suolo sotto i nostri piedi non è una miscela caotica di sostanze organiche e minerali, ma ha una specifica architettura interna. Esso è infatti caratterizzato dalla successione verticale di strati (orizzonti pedologici) con proprietà morfologiche, chimiche, fisiche e biologiche anche molto diverse tra loro.
Organismi viventi e roccia madre
Nell’ambiente vulcanico vesuviano, i suoli si sviluppano a partire da lave e depositi piroclastici. La loro evoluzione è fortemente condizionata dalle comunità viventi che in essi si sviluppano e vivono.
Il legame tra tipo di vegetazione e proprietà dei suoli è spesso molto stretto.

In genere i licheni e le specie pioniere arbustive colonizzano le rocce, mentre quelle arboree (leccio) ricoprono i depositi piroclastici da caduta. La pineta svolge in questi ambienti il ruolo di vegetazione pioniera, creando le condizioni favorevoli per l’insediamento della vegetazione naturale (macchia a leccio e ginestra).
La formazione del suolo è il risultato di lunghi processi (pedogenesi) che prevedono, in generale, l’alterazione (cioè la trasformazione) dei composti inorganici (minerali e rocce) e dei composti organici (piante e animali morti o sostanze da loro rilasciate, come foglie ed escrementi). Il suolo è funzione dei seguenti fattori: Clima, Organismi viventi, Morfologia, Roccia madre, Tempo.

Morfologia
Dalla posizione dei suoli nell’ambito dell’edificio vulcanico (quota, pendenza, parte alta o bassa dei versanti, ecc.) dipendono l’intensità dei processi di erosione e accumulo, che possono agire
direttamente sulle proprietà dei suoli stessi.
Tempo
Questa specifica e complessa architettura interna del suolo si forma in seguito a processi durati alcune migliaia di anni (ad una velocità di 0.1-0.2 mm ogni anno!). Essendo il suolo il risultato di una lunghissima storia di fattori ambientali (ed antropici) che hanno lavorato insieme per generare la sua attuale fertilità, è unanimemente considerato una risorsa ambientale NON RINNOVABILE!
Il clima
Il clima del Somma-Vesuvio è di tipo mediterraneo, temperato, moderatamente umido ma con estate asciutta e piuttosto calda. Esso condiziona fortemente lo sviluppo dei suoli. Infatti l’acqua (precipitazioni) e l’energia (insolazione) che arrivano sulle rocce agiscono in maniera diretta sullo svolgimento dei processi di alterazione, traslocazione (migrazione di elementi chimici e particelle colloidali) e resintesi (formazione di minerali secondari pedogenetici) e quindi sullo sviluppo del suolo. Il clima agisce sui suoli anche in maniera indiretta, poiché influisce su tipo ed intensità di colonizzazione degli organismi viventi che interagiscono con le rocce ed il suolo stesso.