La disponibilità di materiale delle eruzioni vesuviane nel luogo ove dovevano essere realizzati i manufatti edilizi, consentiva di ottenere strutture economiche e di qualità. Praticamente tutti i prodotti eruttivi venivano utilizzati sulla base delle loro caratteristiche fisiche e chimiche.
Di seguito si riportano i tipi principali utilizzando la terminologia locale:
TUONO DURO
per il piano di fondazione si scavava fino a raggiungere il cosiddetto “tuono”, un banco di cenere vulcanica molto addensata che, quando riportata alla luce, emanava un rumore sordo se percossa
PIETRA LAVICA
pietra in scheggioni, lava generalmente compatta, utilizzata per la costruzione delle fondazioni e dei muri perimetrali.
SCHIUMA DI LAVA
lava molto vescicolata e porosa generalmente abbastanza leggera, utilizzata per la realizzazione di archi e volte
LAPILLI
lapilli (pomicei), frammenti molto vescicolati e leggeri (che galleggiano sull’acqua) di ridotte dimensioni, utilizzati per i riempimenti di archi e volte
CENERE E LAPILLI
materiale noto anche con il termine di “pozzolana”, utilizzata per realizzare malta idraulica a base di calce.